Gli edifici cubisti

Passeggiando per Praga noterete alcuni edifici un po’bizzarri e diversi dal solito…intorno al 1900 infatti alcuni artisti cechi decisero di utilizzare anche in architettura i principi di Picasso: gli spigoli netti, le strutture cristalline e la compenetrazione dei piani.
Nacque così qualcosa di unico, che esiste solo nella Repubblica Ceca: il cubismo architettonico.

In nessun altro luogo al mondo troverete così tanti edifici cubisti come a Praga. Sarebbe un peccato visitare solo la casa della Madonna Nera a Celetná… infatti ai piedi delle rupi di Vyšehrad lungo la Moldova potrete ammirare delle opere forse ancora più belle in questo stile originale. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dopo il cosiddetto “risanamento” sotto la cui scure cadde anche questo quartiere di zatterieri e venditori di legno, qui vennero costruite molte nuove case. Persino Josef Chochol, un’architetto dal carattere difficile, riuscì ad ottenere un incarico, come la villa bianca a tre piani che gli era stata commissionata dal costruttore Bedřich Kovařovic. La villa è situata all’interno di un giardino geometrico e ha un’imponente facciata monumentale sul lato della Moldova. Camminando lungo il recinto, sempre in stile cubista, si ha l’impressione che la facciata sporgente si giri verso lo spettatore, ma la vista migliore della villa si ha dal ponte ferroviario proprio di fronte. Poco distante, al 6/10 dell’argine Rašín, si trova un altro lavoro di Chochol, una villa trifamiliare bianca e rossa con il tetto mansardato.
La sua opera più importante è invece l’angolo tra la Neklanova e la Přemyslova: il condominio, commissionato a Chochol da František Hodek intorno al 1913, si allunga come la prua di una nave, ma purtoppo il suo bell’ingresso cubista è deturpato da cartelloni pubblicitari.
Ora queste case vengono utilizzate come abitazioni o locali commerciali, eppure basta guardarle da fuori e ammirare le facciate per essere trasportati in un sensazionale viaggio nel tempo.