Storia di Praga: Carlo IV
L’affermazione di Praga come città reale arriva solo nel 1300 e ha il suo culmine dopo la salita al trono di Carlo IV del Lussemburgo.
Nel 1306 ad Olomouc vene assassinato il giovane Re Venceslao III, salito al trono giovanissimo e senza una vera formazione. La sua morte sancì la fine della dinastia dei Přemyslidi, in quanto il giovane sovrano era l’ultimo erede maschio del casato e morì senza prole.
La sua morte portò a delle battaglie per la successione al trono di Boemia che si risolsero solo nel 1311 quando la sorella di Venceslao III, Eliška Přemyslovna, sposò Re Giovanni del Lussemburgo, unendo quindi i due casati. Giovanni del Lussemburgo, figlio del Re dei Romani Enrico VII, si insediò anche sul trono di Boemia fino alla sua morte, avvenuta nel 1346.
La coppia non ebbe un matrimonio duraturo e presto sorsero attriti interni a causa della gestione del potere in Boemia. Nonostante tutto ebbero 5 figli, tra cui il primogenito maschi Vaclav, poi rinominato Carlo, designato come erede al trono.
Il padre lo tolse dalle cure della madre e lo fece crescere in Francia. Carlo fece numerosi viaggi all’interno dell’impero prima di tornare a Praga per affiancare il padre alla guida del paese.
Con la morte del padre nel 1346, Carlo divenne suo erede e Re di Boemia. Successivamente, nel 1350, venne anche eletto dalla dieta imperiale a Re dei Romani e, sceso a Roma, venne incoronato nella basilica dei SS Pietro e Paolo ad Imperatore del Sacro Romano Impero.
Con Carlo IV Praga divenne anche la capitale dell’ Impero. Sotto la sua guida la città di Praga si ingrandì e prosperò. Si deve al nuovo sovrano l’inizio della costruzione della cattedrale di San Vito (1346), la fondazione della Città Nuova (1347), dell’ istituzione dell’ Università (1348) e la posa della prima pietra del famoso Ponte Carlo (1357).
Negli anni del suo regno Praga ha visto innalzarsi il numero di commercianti in città ed arrivare un numero mai visto di intellettuali e studenti per gli studi universitari. Il benessere del popolo è migliorato grazie agli innumerevoli cantieri che il sovrano volle per abbellire la capitale della Boemia e renderla così una vera città reale e moderna.
Il lascito di Carlo IV è ancora visibile ai turisti che girano per Praga. Sicuramente i punti dove bisogna passare sono il ponte Carlo, l’Università, piazza San Venceslao e la Cattedrale di San Vito al Castello.
La cosa più significativa per un turista italiano è che molte delle opere di Carlo IV hanno a che fare in qualche modo con l”Italia, basta solo pensare che il sovrano parlava cinque lingue tra cui anche l’italiano.